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Tesi optometria 30 settembre 2016

...ni. Alla comunicazione dell’esito ai candidati, i presidenti delle commissioni hanno consegnato ai diplomati il distintivo dell’IRSOO come segno di benvenuto nella comunità degli optometristi italiani. Molte tesi hanno suscitato l’interesse dei commissari che hanno apprezzato l’impegno profuso dai candidati per giungere ad elaborati di qualità; in particolar modo sono stati elogiati i lavori presentati dai candidati Acri Fortunata e Capecchi Corinna, aventi riportato la valutazione di 110/110 e dai candidati De Simone Luigia, Di Pilato Miriam, Zamparelli Alessandro, che hanno conseguito la votazione di 110/110 e lode. Di seguito i brevi sommari delle tesi discusse: POZZI MARIA BEATRICE Titolo della tesi “Indagine e valutazione delle abilità visive in età prescolare”. Relatore: Maffioletti Silvio. Lo studio ha voluto indagare e fotografare le abilità visive di un campione di bambini in età prescolare, allo scopo di valutarne l’idoneità visiva in relazione all’impegno scolastico e altresì per ribadire l’importanza della prevenzione e dell’effettuazione dei controlli visivi prima del sesto anno di età del bambino. Sono stati esaminati 154 bambini di età compresa tra i tre e i sei anni, appartenenti a tre scuole presenti sul territorio della provincia di Verona. Nello studio è stata utilizzata una batteria di test particolarmente adatta all’età prescolare quali i Lea Simboli Eyecharts, la schiascopia statica, la Mem retinoscopy, il cover test, il PPA, il PPC, il test di Irvine, l’Ishihara test, il Lang Stereo Test II. Durante lo svolgimento dello screening è stato seguito meticolosamente il protocollo di studio, rispettando attentamente le modalità di esecuzione dei vari test. Per ogni bambino esaminato è stata redatta una scheda di lavoro ed in seguito i valori sono stati inseriti in un foglio di calcolo Excel. Elaborando i dati raccolti, sono stati ricavati i principali indici statistici quali media, deviazione standard, valore minimo, mediana, valore massimo, numerosità, frequenze relative e percentuali. Alcuni dei risultati sono stati confrontati con i valori pubblicati dalle varie pubblicazioni del settore; ne è risultato un quadro in linea con i dati pubblicati da vari autori. Nel campione esaminato, il 32,2% dei bambini ha presentato un difetto refrattivo non corretto e tre bambini su dieci hanno mostrato una bassa acuità visiva. Circa un bambino su tre avrebbe quindi la necessità di una visita più approfondita da parte dello specialista e, presumibilmente, di una correzione ottica. L’analisi per le deviazioni foriche e tropiche ha evidenziato un 74% di ortoforia per lontano e un 72% di exoforia per vicino. Convergenza, stereoacuità e percezione dei colori sono generalmente risultati adeguati, mentre il PPA ha mostrato una percentuale significativa di valori non adeguati all’età. Lo screening visivo è stato, per la maggior parte dei bambini in esame, il primo approccio al mondo della visione. Si ritiene quindi fondamentale che questo tipo di screening entri a far parte di un programma nazionale di screening nelle scuole dell’infanzia, con l’obiettivo di educare i genitori alla prevenzione...